Partirò con il mettere bene in chiaro che i miei genitori, adorabili Boomer pre ’55, non hanno ancora capito qual è il mio lavoro.
È divertente, perché, in realtà, io di rado faccio al 100% il mio lavoro. Ma la cosa ancora più esilarante è che i “colleghi” lì fuori apostrofano la loro professione come Web Designer.
Maestri, insegnatemi *-*
Cioè, io che sono effettivamente una web designer, non riesco a fare il mio lavoro, perché molto difficilmente c’è il budget per la mia figura e per lo sviluppatore (pensa che sito della Madonna verrebbe fuori eh) e tu, che monti un tema su WordPress, sei un web designer? Waooh, a saperlo che bastava così poco, non mi sarei sbattuta ad approfondire il tema ai tempi del Master.
Quindi, per le persone là fuori che non sono del mestiere, un web designer è quella persona che in una teoria puramente utopica del mondo del lavoro dovrebbe disegnare il progetto di un sito internet, per poi affiancare o essere affiancata da uno sviluppatore, che si impegnerà a creare, digitalizzare e spedire nell’etere tutte le griglie e gli scarabocchi creati dalla povera figura del Web Designer.
Ecco. Il Web Designer disegna.
Non Sviluppa.
Non Programma.
Non Installa.
Al massimo, fa come me, disegna direttamente sul sito, senza usare programmi esterni come Figma o Adobe XD, ma di sicuro il sito è disegnato, non è un template e non è un tema.
Non siete ancora sicuri?
Si possono vedere tutti i temi scelti là fuori, progetti all’occhiello di “Web Designer” e hanno tutti in comune questo:
Dove si legge “Themes” e poi un nome blasonato per chi è del settore, come Enfold appunto, è un semplice tema multifunzionale acquistabile su Themeforest -> QUI
Quindi va bene essere bravi con WordPress, perché ci vuole competenza anche in quello, ma smettiamola di far passare un Web Designer come uno sviluppatore o un WordPress manager appunto, altrimenti mi tocca aggiornare il mio CV e scrivere Video Maker solo perché so modificare qualche template in After Effects.